venerdì 12 ottobre 2012

Nuovo sito "A tutta Samb"

Visto il seguito raccolto e gli apprezzamenti ricevuti da più parti, il blog "A tutta Samb" si arricchisce di una nuova veste grafica e di nuovi contributi con i canali "News" per l'attualità, "Speaker Corner" per le interviste e "Amarcord" per le tante storie rossoblu da raccontare: ora ha un dominio tutto suo al link www.atuttasamb.it . Oltre ai commenti, potete inviare anche vostri articoli da pubblicare ai contatti indicati e fornirci preziosi consigli e suggerimenti. Grazie a tutti e sempre Forza Samb!
 


martedì 9 ottobre 2012

All'insegna dell'equilibrio

E' corta in vetta la classifica del girone F di serie D, che dopo sei giornate racchiude in tre punti otto squadre. Tre le formazioni senza sconfitte: l'Ancona, che finora ha dimostrato organizzazione e solidità, ma a cui sembra mancare un pizzico di incisività e concretezza sotto porta, l'Agnonese dall'attacco travolgente con bomber Sivilla già a 5 reti, le stesse del sempre prolifico Stefanelli, che in D non delude mai e che sta facendo le fortune della terza compagine imbattuta, la Jesina del bravo Amaolo. Simmetricamente sono tre anche i team all'asciutto di vittorie: il Marino con tanti problemi societari, ma che prova a rimettersi in carreggiata (sta inseguendo Di Vicino, cercato anche da Fidene e Casertana), il Celano partito per la preparazione con grosso ritardo (13 Agosto) e la Civitanovese, a sorpresa nei bassifondi, ma pronta a risalire con il recupero di qualche infortunato e sfruttando gli innesti del centrocampista Dall'Ara (un anno fa nel mirino della Samb) e dell'attaccante Spagna. A secco di pareggi solo la Renato Curi, che ne ha presi altri 4 ad Isernia (alla prima vittoria), ma solo dopo essere rimasta in dieci per l'espulsione del suo uomo migliore, Vespa.
In testa due marchigiane, una neopromossa come la Maceratese, dove la coppia Di Fabio-Cicchi (in foto) ha ancora una volta allestito un organico competitivo e la sorprendente Vis Pesaro dalla difesa bunker (solo 1 rete subita), partita a razzo come nella scorsa stagione. Proprio nelle loro fila ci sono due ex rossoblu che si stanno mettendo in evidenza a suon di gol, come Melchiorri (in casa Samb nella stagione 2008/09 e 23 centri col Tolentino nella passata stagione), capocannoniere a quota 6 assieme all'argentino Molinari, punta di diamante dell'Amiternina già decisiva al Riviera, e il più recente Cremona (una manciata di apparizioni lo scorso anno con 1 marcatura contro il Real Rimini) giunto a 3 reti e match-winner nell'ultimo turno contro il Celano. Nonostante qualche titubanza di troppo in questo avvio di stagione la Samb, che ha inflitto il primo dispiacere stagionale all'Astrea, è comunque agganciata al gruppetto di testa e addirittura ha l'occasione del sorpasso domenica prossima all'Helvia Recina, dove la attendono la "Giornata Biancorossa" e uno stuolo di ex (oltre a Melchiorri, Carfagna, Biancucci, Carboni e appunto mister Di Fabio e il d.s. Cicchi), ma dove a quanto pare potrà godere del sostegno dei propri tifosi.

lunedì 8 ottobre 2012

Cuccù saluta la compagnia

Ha deciso di lasciare la Samb il giovane centrocampista Riccardo Cuccù (classe 1993), cresciuto nella juniores rossoblu e da due anni in pianta stabile in prima squadra (13 presenze nel 2010/11, fu Tiziano Giudici a farlo esordire in Samb - Atletico Trivento 1-1, e 16 lo scorso anno). Questo, visto anche il buon precampionato disputato, avrebbe potuto essere l'anno della sua consacrazione, invece il fatto di essere relegato costantemente in panchina ed impiegato solo in Coppa contro il San Nicolò, peraltro con una deludente performance, salvata solo dalla realizzazione del penalty, probabilmente lo ha mandato in crisi.
Non presentatosi agli allenamenti la scorsa settimana dopo la trasferta di Agnone, il suo comportamento non era piaciuto alla società, come sottolineato sia da Pignotti che da Bartolomei. A nulla sono valsi i tentativi esercitati dai compagni per farlo tornare sui suoi passi ed oggi Riccardo, dopo essere stato posto di fronte ad un aut-aut, ha comunicato la sua decisione di non tornare più in casa Samb (verrà quindi messo sul mercato a Dicembre), lasciando così scoperto il ruolo di vice-Carpani, che ora dovrebbe essere assegnato al jolly Camilli. Gli auguriamo di mostrare altrove le sue qualità, che a San Benedetto ha lasciato solo intravvedere, sempre che voglia continuare a fare il calciatore...

domenica 7 ottobre 2012

Vittoria al cardiopalmo

Poteva finire con qualsiasi risultato questo palpitante Samb-Astrea, diventato nella ripresa vietato ai cardiopatici. Quando l'ex Simonetta aveva infilato il meritevole Barbetta a un quarto d'ora dal termine con una Samb stremata ridotta per giunta in dieci dall'ingenua espulsione di Guglielmi, credo che nessuno dei duemila presenti abbia avuto la forza e il coraggio di pensare ad un possibile successo rossoblu. Invece tanto di chapeau al capovaloro balistico di un imprevedibile Pazzi ("nomen omen"), che fa esplodere il Riviera, facendo tornare la mente alle emozioni dei play-off della scorsa stagione. Sono tre punti, che compensano in parte quelli dilapidati in questo scorcio di stagione e che potrebbero dare una bella svolta al campionato della Samb, se saranno interpretati correttamente. Nel senso che è giusto che forniscano entusiasmo all'ambiente e morale e convinzione nei propri mezzi ai ragazzi di Palladini, ma non devono neanche mascherare le lacune, soprattutto difensive, venute nuovamente a galla, e le sette reti subite in sei gare ne sono una testimonianza lampante.
Sottolinerei comunque due aspetti molto positivi.
1) La vittoria è arrivata in condizioni davvero critiche, perchè oltre all'uomo in meno, in campo c'era parecchia gente incerottata: Scartozzi e Santoni che sono usciti nel corso della ripresa, proprio Pazzi non al meglio e Tracchia ed Aquino con i crampi negli ultimi dieci minuti.
2) Questa Samb ha rimesso in mostra due caratteristiche che l'hanno resa grande un anno fa: la capacità di non mollare mai e di essere sempre pronta a reagire ai momenti negativi, recuperando o perfino ribaltando la situazione e quei quarti d'ora travolgenti, come avvenuto in avvio di ripresa con pari e sorpasso, che stordiscono gli avversari.
Per quanto riguarda i singoli su tutti Santoni e Barbetta, mentre c'è da mettersi le mani nei capelli per Di Santo e da strigliare Guglielmi e Traini.

venerdì 5 ottobre 2012

Pignotti: "Meritiamo rispetto"

Grazie alla solita squisitezza del presidente rossoblu Roberto Pignotti abbiamo sviscerato vari temi caldi in casa Samb. Ti aspettavi di più da questo inizio di campionato?
Sinceramente qualcosa in più dal punto di vista dei risultati me lo aspettavo, anche se con una squadra molto rinnovata era prevedibile che non sarebbe stato facile trovare subito il gioco. Pensavo però che le individualità avrebbero potuto sopperire a qualche limite del collettivo, invece abbiamo sofferto più del dovuto. Certo è che anche gli episodi ci hanno condannato perchè soprattutto a San Cesareo la partita era ormai vinta ed anche ad Agnone avremmo potuto chiudere i conti già nel primo tempo. Comunque la partita che più mi ha deluso è stata quella contro l'Amiternina, la peggiore degli ultimi tempi. A fine partita sono sceso negli spogliatoi, dicendo ai ragazzi che per fortuna questo incidente è capitato all'inizio con tanto tempo per rimediare e che una prestazione del genere non è più ammissibile in futuro.
E per dare una sterzata a questo avvio non consono alle aspettative la società si appresta a tornare sul mercato.
Sì, anche se non stravolgeremo il gruppo affidato a Palladini, perchè vogliamo dare allo staff tecnico e alla squadra la massima tranquillità possibile, per esprimersi al meglio. Diamo la priorità a ciò che è veramente necessario ed urgente, ovvero ad un centrocampista over, che si aggiunga a Scartozzi e Traini in un reparto dove tralaltro disponiamo di un giovane interessante come Carpani. Lo abbiamo individuato in Luisi, di cui conosciamo la caratura. Vediamo quale sarà il responso dal punto di vista atletico, poi penseremo all'aspetto economico. Voglio chiarire il fatto che Luisi non è reduce da un infortunio, come è stato detto in qualche sede, e che se a posto fisicamente si tratta di un calciatore a mio avviso superiore anche a Carteri e che potrà dare un'iniezione di personalità e convinzione a tutta la squadra. Preciso inoltre che Luisi andrebbe a rafforzare il nostro centrocampo e non a sostituire qualcuno, penso soprattutto a Scartozzi, che è un ottimo giocatore per la categoria e che finora non ha demeritato.
Proprio a centrocampo è esploso il caso Cuccù.
Ho parlato con lui e mi ha detto che ha problemi personali da risolvere. Sta attraversando un momento delicato, che può capitare ad un ragazzo. Quindi capisco il suo periodo di riflessione, altresì come presidente devo far sì che tutti i calciatori rispettino le regole e soprattutto le scelte dell'allenatore, per cui la società sarà irremovibile. Anche i compagni lo hanno chiamato, invitandolo caldamente a tornare, ma Cuccù deve pensare a cosa vorrà fare da grande e se rientrerà, dovrà farlo con la massima convinzione. Mi spiace soprattutto perchè noi dirigenti crediamo nelle sue potenzialità, in particolare dopo il bel precampionato, che aveva disputato.

martedì 2 ottobre 2012

Un grido d'allarme

Non vorrei enfatizzare l'intervento dell'ex responsabile marketing della Samb Maurizio Spazzafumo, che tralaltro conosco come persona serissima, nel corso della trasmissione radiofonica Pianeta Samb, in cui era ospite il vicepresidente rossoblu Claudio Bartolomei, ma non può essere neanche sottaciuto. Sostanzialmente Spazzafumo ha parlato apertamente di prolungate inadempienze nei pagamenti verso aziende ed enti, tipo l'Istituto Alberghiero, che gettano discredito sull'attuale società e aprono scenari poco rassicuranti sull'immediato futuro della stessa.
 
Siccome si tratta di una "reprimenda" assai dura sollevata da una persona, che fino a pochi mesi fa faceva parte dello staff rossoblu, e poichè Bartolomei non ha fornito una risposta precisa in proposito, è bene che da parte dei dirigenti si faccia chiarezza, magari con un comunicato ufficiale, su questo brutto episodio. Ciò per stoppare l'innesco di polemiche e chiacchiericci, che fanno presto ad ingigantirsi, e per proseguire nel segno di quella trasparenza verso i tifosi, che questa società ha assunto da sempre come proprio stile nelle sue comunicazioni e nel suo comportamento.

lunedì 1 ottobre 2012

Prevenire meglio che curare

Prima della partita non era da considerare malvagio portar via un punto dalla temibile tana dell'Agnonese e dello stesso parere possiamo ritenerci a posteriori vista la formazione rabberciata scesa in campo e il penalty fallito da Keita nel finale. Mister Urbano è così riuscito a conquistare il primo punto da allenatore contro la Samb, meritandolo soprattutto per quanto mostrato nella ripresa, quando la sua formazione ha legittimamente impattato il vantaggio di Santoni. Commentando quanto avvenuto ieri in Molise e altrove nel nostro raggruppamento, per tre diversi motivi ci viene in mente lo slogan "prevenire meglio che curare".
1) Ancora una volta la Samb è stata penalizzata dalla sua debolezza lungo le corsie laterali. Sia il gol di Pizzuttelli (in foto la sua esultanza) che il rigore sono stati originati da lì, il primo a sinistra, il secondo a destra. Prima che sia troppo tardi è una questione da risolvere, magari attingendo dal mercato, come preannunciato da Bartolomei, a meno che Palladini non si inventi qualcosa, ma la vedo dura.

2) Con la risicatezza del numero dei centrocampisti in rosa è stato di nuovo arretrato Guglielmi nella zona nevralgica del campo: una scelta che penalizza se stesso e l'impostazione complessiva della squadra. L'ex Trivento non ha brillato e il centrocampo rossoblu ha retto solo un tempo, non riuscendo più a filtrare nella ripresa. C'è da augurarsi che Luisi sia in buone condizioni per essere subito gettato nella mischia.
3) I problemi la Samb ce li ha e sul campo intendiamoci, ma l'andazzo arbitrale di queste prime giornate non ci tranquillizza. Il rigore sull'ingenuo fallo di Di Santo su Orlando ci poteva stare,  ma altrove, e mi riferisco soprattuto a quanto successo sotto il Conero, non ci convince. Dopo la discutibile direzione arbitrale di due settimane fa, che ha fatto imbufalire il Celano, un'altra squadra, il Termoli, torna da Ancona, smoccolando a destra e sinistra. Stavolta addirittura si è trattato di tre rigori, di cui il primo inventato, il secondo generoso e solo il terzo plausibile. Di contro in casa Samb sono state davvero esagerate le tre giornate di squalifica comminate a Forgione e Napolano, che ieri avrebbero fatto veramente comodo a Palladini. Anche su questo fronte è bene che da subito la società si faccia rispettare, perchè il blasone rossoblu non è inferiore a nessuno nel nostro girone, anzi...

sabato 29 settembre 2012

Poker da ribadire

Non è tanto quello rifilato nell'ultimo turno alla Renato Curi, quanto il filotto di successi conseguiti contro l'attuale mister agnonese Corrado Urbano (nonchè ex centrocampista di Empoli e Bari in serie B, vedi foto). Infatti nei quattro precedenti degli ultimi due anni la Samb ha sempre vinto contro di lui: 2-1 a Centobuchi e 4-1 in trasferta contro il Venafro nel 2010/11 e 3-2 in Molise e 4-1 al Riviera contro l'Agnonese la scorsa stagione. Certo, non sarà facile ottenere il quinto successo su cinque confronti domani contro l'attuale migliore attacco del girone e per giunta senza l'apporto dei tifosi, ma se il 4-3-3 granata davanti fa paura, dietro invece concede e di ciò potrebbero approfittarne i vari Shiba, Guglielmi e Pazzi.
 
Da un punto di vista tattico ci saranno da controllare i movimenti di Sivilla, bravo sia ad allargarsi soprattutto a sinistra, dove quindi il '94 rossoblu impiegato avrà il suo bel daffare, sia ad attaccare la profondità, e la capacità di una vecchia volpe come Bubu Keita di favorire gli inserimenti dei centrocampisti, soprattutto di Ricamato. Chiaramente Pazzi e compagni dovranno tirare fuori una bella prova di carattere sul sintetico del "Civitelle" nello stile di quella che un anno fa (7 Dicembre) permise di andare avanti per ben tre volte fino al 3-2 finale. Infine visto che qua i divieti sorgono dal nulla e di ciò se ne è rammaricato soprattutto proprio il presidente molisano, che ha visto così sfumare un possibile buon incasso, è bene che la società rossoblu cominci a muoversi anzitempo, magari coordinandosi con quella biancorossa, per evitare un prevedibile disco rosso (tanto si verificò in Eccellenza) per la prossima trasferta di Macerata (in merito si è vociferato anche di un possibile anticipo al sabato in notturna, ma in tal caso la questione dell'ordine pubblico sarebbe ancora più delicata).

giovedì 27 settembre 2012

Il centrocampista è Luisi

Tolti i veli, ecco il nuovo centrocampista in procinto di accasarsi in casa Samb. Si tratta del pescarese Carlo Luisi, 35 anni e una vita trascorsa tra i cadetti: 9 anni (gli altri sono stati di C1), vissuti soprattutto a Modena, ma anche a Piacenza, Ascoli e Pescara, dove ha avuto come compagno di squadra Ottavio Palladini. Non è ancora ufficiale, perchè lo scorso anno ha giocato poco a Benevento dove come "cavallo di ritorno" è giunto a fine Gennaio, per cui la prossima settimana se ne valuterà l'idoneità atletica. Capace di giocare sia al centro che da mediano Luisi è un centrocampista duttile, che, se a posto fisicamente, potrà fornire alla Samb un grosso apporto tattico, tecnico e caratteriale. In definitiva potrebbe essere lui il leader, che si cercava in mezzo al campo.

mercoledì 26 settembre 2012

"Un centrocampista e un under ... per ora"

Abbiamo scambiato due chiacchiere con il vicepresidente Bartolomei nel corso dell'intervallo di Samb - San Nicolò, chiedendogli il punto della situazione sul fronte mercato e questo ci ha riferito. "Il discorso Di Vicino sta andando troppo per le lunghe. Il nostro ex fantasista ci ha chiesto tempo dopo l'ulteriore proposta fattagli, perchè è in contatto con altre due formazioni, ma a questo punto continuando così arriviamo alla fine del campionato, per cui ci stiamo dirigendo su un altro centrocampista over, che dovrebbe arrivare tra questa e la prossima settimana, andando a rinforzare un reparto dove come uomini di esperienza abbiamo solo Traini e Scartozzi.
L'altro obiettivo immediato di mercato è un under per la difesa, dove stiamo soffrendo troppo sulle corsie laterali. La situazione di Fabi Cannella a questo proposito è piuttosto ristagnante, perchè Ascoli e Civitanovese hanno dei problemi da risolvere tra loro e i bianconeri hanno deciso di aggregarlo alla loro Primavera. Comunque se non sarà lui, sarà un altro. Al di là di questi due rinforzi, siamo comunque sempre vigili e se le cose non andranno per il verso giusto interverremo ulteriormente nel mercato di Dicembre."

Piagnerelli ci porta ai sedicesimi

E' stato il numero uno il protagonista indiscusso dei 32simi di Coppa, disputati dalla Samb2 contro un San Nicolò, a sua volta imbottito di riserve ed under. Ha detto no a Costantino dagli undici metri nel corso del primo tempo, si è fatto apprezzare per un altro paio di interventi decisivi e alla lotteria dei rigori ha neutralizzato il primo penalty biancazzurro, calciato da Donadio. La partita è stata tutt'altro che vibrante e lo 0-0 finale ne è stato specchio fedele: d'altronde tra i rossoblu non è sceso in campo nemmeno un titolare di tre giorni fa e con una squadra nuova di zecca è difficile trovare un barlume di gioco. C'è da dire comunque che la Samb non era partita male con due punizioni pericolose di Napolano (una stampatasi sul palo), un 'incursione di Puglia, che ha fatto la barba al palo, e un insidioso pallonetto di Santoni. Poi però nella seconda metà della prima frazione con l'appannamento dei motorini Napolano e Forgione i padroni di casa si sono letteralmente spenti, lasciando spazio agli abruzzesi, che solo per la generosità di Costantino e un palo sfortunato su calcio piazzato di Petronio non sono riusciti a capitalizzare le lacune difensive rossoblu.
Nella ripresa la Samb passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, spostando Napolano da una posizione troppo sacrificata di centrocampista a quella consueta di esterno sinistro e la formazione di Palladini, grazie anche agli innesti dei promettenti Carminucci e Camilli, trova maggiore equilibrio e solidità, rischiando poco e sfiorando in almeno quattro circostanze il gol. Quindi si giunge direttamente ai rigori, senza passare per i supplementari, e qui la Samb fa l'en-plein, segnando sempre (Pazzi, Forgione, Napolano, Montefusco e Cuccù), mentre gli ospiti, come detto, sbagliano il primo e non calciano l'ultimo, ormai inutile: finisce 5-3. Ed ora veniamo alle prestazioni dei singoli.

domenica 23 settembre 2012

Shiba stritola la Renato Curi

E' arrivata e in modo dirompente la prima vittoria stagionale al Riviera. Certo l'avversario non si è rivelato all'altezza, specie con quella difesa di burro che si ritrova, ma è stato importante trovare un bel successo, condito di azioni e gol, per ridare entusiasmo ad un ambiente scettico dopo le prime tre giornate. Sia chiaro che, al di là del fatto che la Samb (tinta di un arancio fosforescente) poteva segnare anche il doppio delle quattro reti rifilate agli angolani, qualche magagna si è notata anche oggi, vedasi smagliature difensive e l'inzuccata gentilmente concessa a Iommarini per dimezzare lo svantaggio. Soprattutto, anche in vista della prossima temibile traferta di Agnone, dove di fronte avremo una squadra rodata (praticamente la stessa della scorsa stagione) e due attaccanti di lusso per la categoria come Bubu Keita e Sivilla (3 reti), preoccupano le corsie laterali difensive dove Di Santo e Tracchia nonostante la pochezza degli avversari sono comunque riusciti ad andare in difficoltà. E' qui che Palladini, in tribuna per la giornata di squalifica, dovrà lavorare e molto, a meno che non gli arrivi qualche giovane virgulto (vedasi Fabi Cannella) da innestare.
Appare invece consolidato il modulo, quel 4-3-3 (trasformato solo a risultato acquisito in 4-2-3-1), che fornisce più equilibrio alla squadra e maggiore linearità alla manovra, ma è altrettanto chiaro che con questa soluzione urga l'acquisto di un buon centrocampista over, che possa alternarsi a Scartozzi e Traini. Su tutti come nell'esordio di Teramo si erge "Hulk" Shiba, autore di una tripletta e mattatore sia da esterno destro che da centravanti; da notare anche la confortante prestazione di Guglielmi, che da esterno offensivo sa offrire il meglio di sè.

sabato 22 settembre 2012

"Noi la Samb l'amiamo così com'è"

E' una frase quasi sussurrata nel corso della presentazione del libro "Storie di Samb" da Ferruccio Zoboletti, che ancora una volta con la sua grande umanità sa toccare le corde del cuore. Così ha detto il "presidente per sempre" rossoblu, riferendosi anche alla situazione attuale: "che giochi in B o in D alla fine non fa tanta differenza, perchè noi tifosi la Samb l'amiamo così com'è". Che poi è proprio l'essenza dell'amore, quello sviscerato, che sa andare oltre la contingenza e le sofferenze. "Certo" - ha precisato colui che ha retto il timone della Samb per tutti gli anni Ottanta dopo essere entrato a far parte della dirigenza rossoblu nel 1972- "tutti noi ci auguriamo che i nostri colori possano risalire e per questo voglio ricordare che allora la società era composta da 38 persone, ciascuna delle quali contribuiva secondo le proprie possibilità, e questo soprattutto in un periodo di crisi generale come quello corrente potrebbe essere un esempio per invogliare qualcuno ad unirsi, senza svenarsi, all'attuale dirigenza. Faccio presente che a San Benedetto ancora oggi tutti dopo lavoro e famiglia parlano di Samb: possiamo ben dire che è il principale argomento di discussione nella nostra città."
Poi spazio ai ricordi (almeno quelli non ce li può togliere nessuno...), che grazie ad una "pietra miliare" rossoblu, piccola di statura, ma grande in campo, come Bruno Ranieri rivivono con le parole e gli aneddoti di tanti calciatori, che hanno vestito la nostra gloriosa maglia, in un libro (non fascicolo o pubblicazione come umilmente l'ex rossoblu ha catalogato la sua opera), da non perdere per tutti i tifosi rossoblu (sarà in vendita anche allo stadio, oltre che nelle edicole e librerie), anche perchè il ricavato sarà interamente devoluto a favore della famiglia di capitan Solfrini. Chiudo con un ricordo personale di Ranieri, la cui intera avventura rossoblu ho interamente vissuto da giovanissimo tifoso, legato proprio al suo addio nel corso della festa organizzata in zona Ascolani nel Giugno del 1987, subito dopo l'ennesima salvezza centrata con il famoso 4-3 di Bari. Le sue parole, che conservo indelebilmente nel cuore e nella mente, furono: "Questo è il mio congedo dalla Samb, ma personalmente la porterò sempre con me e a voi qui presenti dico, quasi implorando, questa squadra non abbandonatela mai!" Feci la promessa di non abbandonarla mai e tanti probabilmente hanno fatto come me, grazie Bruno per il tuo perenne attaccamento ai colori rossoblu!

giovedì 20 settembre 2012

Spadoni: "Nè caos, nè spaccatura"

Per parlare di un avvio di campionato non proprio brillante da parte della Samb e della presunta divergenza tra dirigenza ed area tecnica, abbiamo ascoltato il direttore generale Giulio Spadoni.
Stamattina c'era una locandina che a caratteri cubitali annunciava un caos totale in casa Samb, che coinvolgeva anche te. Che cosa sta succedendo?
Come io e Catello abbiamo dichiarato nel comunicato ufficiale emesso questo pomeriggio, non è successo assolutamente niente: non c'è nè caos, nè tantomento una spaccatura tra noi e la dirigenza, con la quale abbiamo d'altronde concepito all'unisono questo progetto. C'è solo una diversità di vedute, che ci può stare e a volte c'è stata anche nella passata stagione, ma mentre lo scorso anno ci si vedeva in "camera caritatis" per scambiarsi i pareri, stavolta il vicepresidente ha esternato pubblicamente, come d'altronde è nelle sue facoltà, le proprie opinioni, che in questo caso non collimano esattamente con le nostre.
Che sarebbero?
Sarebbero quelle di aver costruito una squadra competitiva per l'obiettivo, che quest'anno la società si è prefissata, ovvero la promozione, e che occorre qualche partita per decidere se, come e dove eventualmente occorrano dei correttivi. Questo non lo diciamo certo per vanteria o per eccesso di individualismo, ma perchè ne siamo convinti nell'ottica di fare sempre il bene della Samb, a cui teniamo da matti. Soprattutto non vogliamo fare polemiche, vogliamo solo essere costruttivi!
E invece Bartolomei questi ipotetici rinforzi li vorrebbe subito...
Capisco il disappunto del vicepresidente e dei tifosi per questo inizio non consono alle aspettative, ma qua c'è da restare calmi ed evitare di mandare tutto a monte dopo sole tre partite, in cui, pur non brillando, avremmo potuto raccogliere comunque qualche punto in più e stare a ridosso della prima posizione. Vedo troppa ansia e un disfattismo esagerato: occorre dare il tempo di crescere agli uomini di Palladini, perchè qualità e forza ci sono sicuramente.

lunedì 17 settembre 2012

Un passo avanti ed uno indietro

Non può che far storcere il naso lo striminzito punto raccolto a San Cesareo, la seconda matricola consecutivamente incontrata dopo l'Amiternina, sia per la scarsa qualità del gioco espresso che per il modo con cui è maturato, in pieno recupero e su rigore sospetto. Oltretutto l'unico punto racimolato tra seconda e terza giornata tarpa le ali del possibile volo, che la Samb avrebbe potuto spiccare, sfruttando un avvio di stagione abbordabile, almeno sulla carta.
Invece la squadra di Palladini è ancora lontana dal trovare una precisa identità e si è fatta stoppare, senza troppe recriminazioni, da formazioni più modeste tecnicamente, ma già in forma e quadrate. Un passo avanti comunque c'è stato ed è quello di aver individuato il modulo tattico, che attualmente sembra più consono alle caratteristiche dei calciatori in rosa. Con l'ingresso di Traini al fianco di Scartozzi e Carpani si è delineato quel 4-3-3, invocato da più parti, riconvertito a metà ripresa al 4-2-3-1 con l'inserimento di Guglielmi per Traini: dal punto di vista tattico questa mi sembra la soluzione giusta, ovvero partire con i tre centrocampisti, per poi cambiare eventualmente in corsa, sfruttando gli attaccanti e trequartisti in rosa. C'è stato però anche un passo indietro dal punto di vista disciplinare con le espulsioni di Forgione e soprattutto ancora di un Palladini, che perde il pelo ma non il vizio, e della gestione della gara, non riuscendo a mantenere un vantaggio siglato a venti minuti dal termine. Appare chiaro che serva qualcosa per irrobustire ulteriormente un organico, che risulta lacunoso in fatto di uomini in grado di fare la differenza, corroborando l'obiettivo primario di questa stagione, ovvero la vittoria del campionato. E al termine della riunione tecnica svoltasi questa sera la società ha deciso di insistere sul mercato: dopo l'acquisto di una colonna difensiva come Aquino, ora dovrebbero arrivare un centrocampista e un attaccante (probabile il ritorno di Di Vicino). Insomma Pignotti e Bartolomei vogliono fare sul serio e tentare il tutto per tutto per riportare i rossoblu tra i professionisti.

domenica 16 settembre 2012

Addio Maroso, allenatore "lampo"

Si è spento questa mattina a 78 anni Pietro Maroso, a cui il Varese aveva consegnato la carica di presidente onorario dal 2008. Simbolo dei biancorossi da calciatore e soprattutto allenatore, veste con la quale portò i lombardi in serie A nel 1974, Maroso è stato anche, per poco tempo in realtà, mister rossoblu, venendo ricordato per il suo record negativo di 1 punto in 7 partite.
Correva il 1979, si navigava tra i cadetti e la società, allora capitanata da Arduino Caioni, aveva deciso di mettere su una buona squadra per la serie B (acquisti di due bravi calciatori come Massimi e Taddei e di due promesse, poi arrivate anche in Nazionale, come Tacconi e Sabato), compreso il mister, molto quotato all'epoca. Purtroppo i fatti non diedero ragione ai nostri dirigenti con un avvio di stagione addirittura disastroso con ben tre sconfitte consecutive al Ballarin (roba mai ricordata!): Genoa, Como e Cesena. Alla terza sconfitta un tifoso perse la testa e a gara in corso scavalcò la recinzione, stendendo con un poderoso gancio il povero Maroso. A rimpiazzarlo fu chiamato al capezzale rossoblu il solito "monumento" Bergamasco, che dopo una favolosa rimonta crollò nel finale con le sconfitte consecutive contro Vicenza e Pisa, entrambe 1-0, retrocedendo per un solo punto. Addio mister Maroso, a San Benedetto non sei stato fortunato, ma ti ricorderemo comunque come un maestro di calcio.

venerdì 14 settembre 2012

Stadio: un falso problema per la cittadinanza

Dopo quanto successo oggi, con l'ennesima replica degli allagamenti e la consueta visione di una città piegata dagli eventi atmosferici, dopo le annose questioni risollevatesi puntualmente in settimana all'avvio dell'anno scolastico con plessi fatiscenti, non rispettosi delle correnti normative civili ed elettriche o in tardiva ristrutturazione, tanto per citare temi di strettissima attualità, mi è tornata in mente la problematica stadio e l'importanza che sembra aver improvvisamente assunto per l'amministrazione comunale a presunta tutela degli interessi della cittadinanza.

Va bene che ci sono cittadini sambenedettesi (non tanti per la verità), ai quali della Samb non gliene può fregare di meno, ma non credo proprio che a questi concittadini faccia piacere che nei prossimi consigli comunali ci si debba arrovellare il cervello ed accapigliarsi per una questione, alla quale oltretutto una soluzione è stata pure trovata, piuttosto che discutere di situazioni ben più gravi, urgenti e di non facile risoluzione, come quelle sopra nominate. Allora, come fatto per il Palariviera, un'altra struttura comunale concessa a privati, che l'hanno sicuramente migliorata rispetto a quella cattedrale nel deserto che era fino a qualche anno fa, il Comune farebbe bene ad approvare senza ulteriori perdite di tempo una convenzione, che affidi il Riviera a qualcuno che sia in grado di pagare le ditte creditrici (e quindi anche i loro dipendenti), di gestirlo, farlo fruttare e magari restituire veramente al godimento della comunità, concentrandosi sulle tante altre vere problematiche, che affliggono il nostro territorio comunale. E questo non solo per il bene della Samb e dei suoi tifosi, tra l'altro cittadini anche loro ...

martedì 11 settembre 2012

Quante soluzioni per Palladini!

Cercando di andare oltre l'incredibile amarezza patita contro l'Amiternina, esaminiamo a freddo le carte in mano al mister rossoblu, e almeno per chiarirci le idee, partiamo da quelli che dovrebbero essere i punti fermi del nostro scacchiere. A mio avviso sono sette, neanche pochi, se vogliamo. In porta Barbetta (secondo Pazzi il miglior portiere con cui ha giocato in serie D), forse la miglior coppia centrale del campionato ovvero quella costituita da "The Wall" Marini e l'ultimo arrivato Aquino, il "trattore" e finto under Carpani, il metronomo Scartozzi, l'uomo in più Napolano e bomber Pazzi, di cui domenica in campo c'era solo la controfigura. A questo punto restano quattro pedine da scegliere.
La prima, il laterale destro, è quella del '94, visto che i più giovani della rosa ricoprono tutti questo ruolo: Nocera l'abbiamo visto e domenica ci ha fatto storcere il naso e parecchio, al suo posto potrebbero essere impiegati Pirazzini, incline maggiormente alla fase difensiva, ma ancora digiuno di campionati "veri", o Di Santo, che garantisce più spinta e con un campionato d'Eccellenza alle spalle.

domenica 9 settembre 2012

Samb senza capo nè coda

Le insidie della serie D sono sempre dietro l'angolo e tanto è stato in un esordio casalingo, che ha portato circa 2500 spettatori al Riviera, di cui un migliaio di abbonati. Ha vinto una determinata e concreta Amiternina, che grazie ad una consolidata intelaiatura e alla prolificità dell'argentino Molinari (già alla seconda marcatura dopo le 29 in Eccellenza), ha avuto la meglio su una Samb in difficoltà su più fronti: tattico, atletico, in copertura e in costruzione. Davvero una grossa delusione per una tifoseria, che nonostante lo scadente spettacolo offerto ha incitato per tutti i novanta minuti. Gravi le disattenzioni difensive, che hanno fatto rimpiangere quel Bordi visto sul fronte opposto, lenta la circolazione della palla, scarsa incisività davanti, a testimonianza del fatto che il numero di occasioni create non è proporzionale al numero di punte schierate.


Il campanello d'allarme squillato contro il San Nicolò e spento dall'uno-due giunto a fine primo tempo, è risuonato inequivocabilmente oggi e ci sarà da lavorare molto per conferire robustezza e compattezza ad una squadra apparsa senza capo nè coda e con un centrocampo praticamente inesistente, nonostante Scartozzi abbia provato a dare un minimo di criterio alle trame rossoblu. Merita per questo una sufficienza stiracchiata alla pari di Napolano, che nel primo tempo aveva dato l'impressione di poter fare la differenza, ma che alla lunga si è disunito, complice un'approssimativa condizione atletica.

sabato 8 settembre 2012

Roberto Pignotti, un presidente "padre"

Quando, incontrando casualmente il presidente Pignotti allo stadio ieri pomeriggio, ho ascoltato da lui il racconto della pazza storia di Napolano dello scorso 16 Luglio, non ho potuto fare a meno di tornare con la mente ad un suo grandissimo predecessore. Immaginare Napolano, un calciatore che in D non può che fare la differenza, tornare precipitosamente da Teramo, dove per qualche ora aveva assaporato il gusto di una Lega Pro ampiamente alla sua portata e gettarsi lacrimante e penitente tra le rassicuranti braccia del numero uno rossoblu, riecheggia scene da figliol prodigo, riaccolto paternamente in casa. Su tanto trasporto si fonda il rapporto filiale instaurato dai calciatori con Roberto Pignotti, pronto a capire lo stato d'animo di quelli che considera suoi figliocci e a venir loro incontro. Così come è andato a trovare subito i suoi negli spogliatoi di Piano d'Accio dopo la sudata vittoria contro il San Nicolò, vedendoli stremati e quasi incapaci di parlare nonostante la soddisfazione per i tre punti. Ci tiene veramente tanto alla sua Samb Pignotti, tanto da ipotizzare anche un rinforzo in grado di fare la differenza in una difesa da puntellare per rendere ancora più plausibile la rincorsa alla Lega Pro e riportare la Samb dov'era ed anche più su in caso di accorpamento di Prima e Seconda Divisione prima del suo ingresso nella dirigenza. Ha passione da distribuire a piene mani il buon Roberto e non può che essere contagiosa e allora sosteniamola al massimo delle nostre possibilità questa società (consiglio comunale compreso), che in un momento storicamente ed economicamente difficile per tutti sta inseguendo un piccolo miracolo calcistico. E c'è da giurare che i calciatori rossoblu daranno l'anima in campo anche per e grazie a lui, un presidente "padre" come lo era il predecessore accennato sopra: Ferruccio Zoboletti.
 

martedì 4 settembre 2012

Versatilità, l'arma in più

Meglio pensare a segnare un gol in più degli avversari o preoccuparsi di non prenderli? Sfruttare al massimo l'ampia disponibilità di funamboli offensivi in organico o irrobustire il centrocampo con "pedatori" senza fronzoli? Sono queste le domande, che aleggiano in casa Samb alla luce di quanto visto a Piano d'Accio nell'esordio vittorioso contro il San Nicolò. Successo, come si voleva fortemente alla vigilia, è stato e questo è senza dubbio rilevante, ma l'uno-due della novella coppia-gol Pazzi-Shiba non ha fugato i dubbi sulla consistenza da primato della pattuglia rossoblu. Certo siamo agli albori della stagione e ci sono da tenere in conto una condizione atletica non ottimale (ad esempio Traini è ancora molto indietro), un'intesa ancora da trovare (in particolare nel contesto di un modulo offensivo di difficile applicazione) e l'inserimento di tanti elementi nuovi (soprattutto in difesa). E qui c'è il nocciolo della questione.

C'è infatti da aspettarsi che una retroguardia già di per sè quasi nuova di zecca (di quella che lo scorso anno aveva raggiunto un buon livello di impermeabilità in campo domenica c'era solo Marini, con Ianni in panchina), se non adeguatamente protetta, vada per direttissima in difficoltà.

domenica 2 settembre 2012

Shiba ci trascina alla vittoria

Finalmente rieccolo un brindisi beneaugurale al battesimo di campionato con tre punti che danno morale, forza ed entusiasmo, anche per far scattare una campagna abbonamenti finora ristagnante. Certo, ce la siamo vista brutta e non è stata una prima da applausi scroscianti, ma la bestiaccia che è la serie D la conosciamo bene e non ci sorprende affatto che il San Nicolò, comunque autore di un ottimo precampionato (pareggio con il Teramo e vittoria con il Chieti in amichevole, successo a Civitanova in Coppa), abbia fatto soffrire questa Samb a trazione anteriore, scelta da Palladini. Visto lo stato di forma ancora approssimativo di Traini il mister opta per il 4-2-3-1 con Shiba più arretrato rispetto a Pazzi e Gugliemi-Santoni come esterni; la coppia di centrocampo è Scartozzi-Carpani, mentre dietro Nocera, più portato alla marcatura, la spunta come laterale destro, con Montefusco piuttosto che Ianni al fianco di "The Wall" Marini. Non è facile schierarsi praticamente con quattro attaccanti e meccanismi ed automatismi, come ci aveva anticipato in settimana Palladini, vanno ben registrati, soprattutto sui binari laterali, dove i biancoazzurri nei primi venti minuti affondano minacciosamente, tagliando con pericolosi traccianti l'area rossoblu. Si va sotto su una colossale dormita difensiva, ma pur non brillando, lo spirito indomito, che tante volte lo scorso anno aveva permesso di riacciuffare e ribaltare partite incanalatesi male, si rimaterializza e già prima dell'intervallo la Samb mette la testa avanti, mantenendola fino al triplice fischio finale.
 

Quello che mancava nella scorsa stagione, ovvero un attaccante vero, oltre a Pazzi, quest'anno i rossoblu sembrano averlo: è quell'Henry Shiba, che prima spiana la strada del pari, poi schiaccia prepontemente per il raddoppio. E' lui il protagonista numero uno della sfida di Piano d'Accio, dove di fatto si giocava in casa, ma ecco il dettaglio dei singoli per una prestazione globalmente da 6,5, con cui la Samb bissa il 2-1 di un anno fa (doppietta di Napolano).

sabato 1 settembre 2012

Un tabù da sfatare

E' quello del debutto in campionato, verso il quale la Samb sembra avere una certa idiosincrasia. Nessuna vittoria infatti è arrivata al battesimo stagionale negli ultimi sei anni, compreso l'esordio in Eccellenza del 2009, che vide gli uomini in quell'occasione allenati da Pasqualino Minuti impattare dopo il momentaneo vantaggio ottenuto su inzuccata di Pulcini. Due pari, e sempre per 1-1 sono giunti nelle due stagioni successive in D: ancora in trasferta, come lo sarà anche stavolta, a Civitanova e Trivento con il denominatore comune della marcatura siglata da Pazzi, a cui quindi si chiede a gran voce un tris a Piano d'Accio. Prima dei tre pari consecutivi erano state tre le sconfitte di fila coincidenti con gli esordi in C1 dell'era Tormenti: 1-0 al "Curi" di Perugia, 1-3 al Riviera contro la Salernitana e 2-0 al "Piola" di Novara rispettivamente nel 2006, 2007 e 2008.
 
Bisogna risalire a ben sette anni fa, ovvero alla prima del 2005/2006 per rintracciare un esordio fortunato con la doppietta di Martini che in rimonta stese il Novara per 2-1 (in foto l'esultanza a fine gara).

venerdì 31 agosto 2012

Angeli Rossoblu

Se ne è andato un altro di noi, un altro di quelli col rossoblu stampato sul petto. Quante volte ho visto Luano in trasferta, talvolta ho avuto anche modo di parlarci, pur non conoscendolo personalmente lo consideravo un compagno di viaggio e passione, quella che ci unisce e che ci rende un popolo al seguito della Samb, a prescindere dal campionato di appartenenza. Come quando ci hanno lasciato Massimo Cioffi, Ermanno Boaretto o Gigi Coccia (Tamburello) si perde qualcuno che sai provare le tue stesse forti emozioni di fronte ai colori rossoblu. E quando sai che ci sono altri che soffrono e gioiscono come te acquisisci più forza, più convinzione e più entusiasmo, sentendoti solidale e quasi un tutt'uno con loro. Senza Luano e gli altri il viaggio sarà più duro, ma anche per loro dobbiamo ancor più ribadire la nostra fedeltà alla Samb, lottare, incitare e vincere, anche e soprattutto per loro, i nostri cari angeli rossoblu.

mercoledì 29 agosto 2012

Palladini: "L'obiettivo? Migliorare il secondo posto!"

E' un Ottavio già pronto alla sua quarta avventura sulla "sua" panchina quello che abbiamo intervistato alla vigilia dell'esordio in campionato. Come è andato il precampionato?
"Tutto sommato lo giudico positivamente, visto che ci siamo cimentati per lo più con squadre di categoria superiore, dimostrandoci all'altezza. Stiamo lavorando con grande intensità da più di un mese e i frutti si stanno vedendo, soprattutto per quanto riguarda l'integrazione del gruppo, in cui sono stati inseriti parecchi nuovi elementi, soprattutto in prima linea. Chiaramente ciò che va migliorato, oltre all'aspetto fisico, è l'intesa tra i reparti, per diventare sempre più squadra."


A proposito della rosa, la ritieni adeguata per lottare al vertice?
"Penso di sì. Con l'ultimo innesto di Di Santo abbiamo completato il parco "under", delicato soprattutto per quanto riguarda il '94, che è il più giovane del gruppo. Non è facile per un diciassettenne o diciottenne imbattersi in un torneo duro come questo e per di più con la Samb, per cui nel caso di Di Santo avere un campionato significativo come quello di Eccellenza alle spalle è sicuramente positivo. Con lui abbiamo a disposizione un giocatore diverso rispetto a Pirazzini e Nocera, rispetto ai quali è più brevilineo e con maggiore corsa. Gli altri due sono più statici e più portati alla fase difensiva. Proprio nella retroguardia dobbiamo trovare i giusti automatismi, integrando al meglio gli under, che ovviamente dovranno farsi le ossa."
Ma a centrocampo non manca qualcosina?
"Non credo perchè oltre a Scartozzi, Cuccù e Carpani c'è un giocatore importante come Traini, che si è visto poco in precampionato, visto che con la sua stazza fisica entrerà in forma più tardi degli altri, ma, sono sicuro che, conoscendolo bene, ci darà un grosso contributo. Inoltre abbiamo in organico calciatori duttili, ad esempio Guglielmi, in grado di ricoprire anche il ruolo di mezzala. Chiaramente non smettiamo di guardarci attorno, per non farci sfuggire occasioni particolarmente ghiotte."

martedì 28 agosto 2012

Che sia l'anno buono!

Si parte con l'intenzione dichiarata di vincerlo, questo maledetto campionato, che rappresenta una sorta di palude per la Samb e i suoi tifosi, dalla quale è tremendamente difficile venir fuori. E farcela quest'anno sarebbe doppiamente importante, perchè proprio doppio potrebbe essere il salto di categoria, visto che la Seconda Divisione sembra avere i mesi contati e scomparire definitivamente e giustamente sin dal 2013.


Sulla carta Palladini dispone di una squadra competitiva, non certo un ammazzacampionato, ma in grado di poter sgomitare in primis con l'Ancona, ma anche con Civitanovese, Termoli, Maceratese e Marino. Al momento non c'è traccia di invincibili armate in categoria e se i rossoblu troveranno equilibri e meccanismi richiesti nel layout smaccatamente offensivo visto all'opera nel precampionato allora si potranno coniugare spettacolarità e concretezza.

venerdì 24 agosto 2012

Benvenuti in "A Tutta Samb"

Tante volte mi sono chiesto come una squadra plurifallita, tramortita da gestioni societarie strampalate e puntualmente risucchiate da cicloni giudiziarie, relegata da qualche anno in una serie dilettantistica, possa avere tuttora un seguito così numeroso e addirittura sbalorditivo negli inutili play-off che hanno chiuso lo scorso campionato. La risposta l'ho trovata su un muro al centro di San Benedetto ed è questa passione viscerale e direi oltre ogni logica che mi ha spinto ad aprire questo canale su cui chiacchierare e discutere di Samb: per chi è cresciuto a pane e Samb come me d'altro canto l'argomento Samb è all'ordine del giorno, quasi si trattasse di una persona di famiglia. Perchè alla fin fine l'importante è che nel bene o nel male se ne parli, l'indifferenza è il nemico peggiore. Questo blog è liberamente aperto a tutti gli appassionati di Samb, per cui chi desiderasse pubblicare propri articoli o post può contattarmi telefonicamente o via e-mail ai recapiti riportati a fianco.