Per parlare di un avvio di campionato non proprio brillante da parte della Samb e della presunta divergenza tra dirigenza ed area tecnica, abbiamo ascoltato il direttore generale Giulio Spadoni.
Stamattina c'era una locandina che a caratteri cubitali annunciava un caos totale in casa Samb, che coinvolgeva anche te. Che cosa sta succedendo?
Come io e Catello abbiamo dichiarato nel comunicato ufficiale emesso questo pomeriggio, non è successo assolutamente niente: non c'è nè caos, nè tantomento una spaccatura tra noi e la dirigenza, con la quale abbiamo d'altronde concepito all'unisono questo progetto. C'è solo una diversità di vedute, che ci può stare e a volte c'è stata anche nella passata stagione, ma mentre lo scorso anno ci si vedeva in "camera caritatis" per scambiarsi i pareri, stavolta il vicepresidente ha esternato pubblicamente, come d'altronde è nelle sue facoltà, le proprie opinioni, che in questo caso non collimano esattamente con le nostre.
Che sarebbero?
Sarebbero quelle di aver costruito una squadra competitiva per l'obiettivo, che quest'anno la società si è prefissata, ovvero la promozione, e che occorre qualche partita per decidere se, come e dove eventualmente occorrano dei correttivi. Questo non lo diciamo certo per vanteria o per eccesso di individualismo, ma perchè ne siamo convinti nell'ottica di fare sempre il bene della Samb, a cui teniamo da matti. Soprattutto non vogliamo fare polemiche, vogliamo solo essere costruttivi!
E invece Bartolomei questi ipotetici rinforzi li vorrebbe subito...
Capisco il disappunto del vicepresidente e dei tifosi per questo inizio non consono alle aspettative, ma qua c'è da restare calmi ed evitare di mandare tutto a monte dopo sole tre partite, in cui, pur non brillando, avremmo potuto raccogliere comunque qualche punto in più e stare a ridosso della prima posizione. Vedo troppa ansia e un disfattismo esagerato: occorre dare il tempo di crescere agli uomini di Palladini, perchè qualità e forza ci sono sicuramente.